Burn-out
        
        
          - termine   inglese compare negli anni ‘30, per designare il fenomeno per il quale   un atleta, apparentemente molto capace, dopo vari successi, non riesce   più a mostrare i propri successi a livello agonistico (W.S.Paine)
- Particolare forma di stress lavorativo traducibile in maniera generica come esaurimento
- Traduzione: “bruciato”, “esaurito”, “scoppiato”
Le CAUSE sono collegate all’equilibrio e alla gestione del lavoro e della propria vita privata.
        Popolazione lavoratrice colpita da stress in Europa?
        
          - 40.000.000 in Europa
- Italia 9.000 (1/4)
Istat 2011
        CHI COLPISCE?
        
          - i   medici e le altre figure sanitarie, compresi volontari e studenti, gli   addetti ai servizi di emergenza, tra cui poliziotti e vigili del fuoco,   psicologi, psichiatri e assistenti sociali, sacerdoti e religiosi , gli   insegnanti ed educatori, avvocati e ricercatori
PERCHE’ PREVENIRE?
        
          - Sofferenza personale e non solo;
- Riduce l’efficienza e l’efficacia nel lavoro;
- Il burnout comporta   esaurimento emotivo, depersonalizzazione, un atteggiamento spesso   improntato al cinismo e un sentimento di ridotta realizzazione   personale. (Maslach)
Fasi di passaggio prima di arrivare al Burn-out
        
          - Fase di entusiasmo
- Fase stagnazione
- Fase di frustrazione
- Fase di apatia
- Burn – out
Le cause del Burn – out:
        
          - sovraccarico di lavoro
- senso di impotenza;
- mancanza di controllo:
- solitamente NON VIENE RICONOSCIUTA COME DISTURBO;
- NON SI SENTE DI APPARTENERE AD UN GRUPPO, DI NON RICEVERE SOSTEGNO, NE’ AVERE FIDUCIA.
- NON C’E’ UGUALE CORRISPONDENZA LAVORO – RETRIBUZIONE
- NON C’E’ UN ADEGUATO RISPETTO DEI VALORI TRA I COLLEGHI.
Le Conseguenze del disturbo al livello Individuale:
        
          - Atteggiamenti negativi verso i clienti/utenti
- Atteggiamenti negativi verso se stessi
- Atteggiamenti negativi verso il lavoro
- Atteggiamenti negativi verso la vita
- Calo della soddisfazione lavorativa
- Calo dell’impegno verso l’organizzazione
- Riduzione della qualità della vita personale
- Peggioramento dello stato di salute
Le conseguenze nel lavoro:
        
          - Aumento dell’assenteismo
- Aumento del turnover
- Calo della performance
- Calo della qualità del servizio
- Calo della soddisfazione lavorativa
I Sintomi di Burn-out:
        
          - Fatica;
- Indifferenza;
- Cinismo;
- Irritabilità e impazienza;
- Sentirsi insostituibile;
- Sentirsi sottovalutato;
- Vittimismo;
- Disorientamento;
- Disturbi psicosomatici (Freudemberger)
Aspetti fisici e psichici del Burn-out
        Sintomi fisici
        
          - Stanchezza;
- Insonnia;
- Disturbi gastrointestinali (inappetenza, nausea, vomito, diarrea);
- Dolori;
- Affanno;
- Vertigini, capogiri
Sintomi psicologici
        
          - Tensione emotiva;
- Ansia, irritabilità;
- Senso di frustrazione e fallimento;
- Demoralizzazione e/o depressione;
- Apatia, noia;
- Distacco emotivo, cinismo
Sintomi comportamentali
        
          - Ritardi sul lavoro, assenteismo, turn-over;
- Spersonalizzazione (trattare le persone come oggetti)
- Reazioni negative verso parenti, familiari  colleghi;
- Oppositività all’ambiente, difficoltà relazionali interpersonali;
- Uso di sostanze (farmaci, alcol)
Come staccare la spina a fine giornata?
        
          - Essere consapevoli;
- Stop, concentrarsi sulla respirazione,
- Trovare uno spazio per ricaricarsi;
- Fare movimento (sport e hobby)
- Ambiente lavorativo gratificante;
- Condivisione tra colleghi del senso di frustrazione e angoscia;
- Avere buoni contatti relazionali.
- Esercizi di Training Autogeno;
- Percorsi Psicoterapeutici;
RIVOLGERSI AD UNO PSICOLOGO PER:
        
          - Riconoscere i sintomi dello stress attraverso delle domande.
- Psicologi affrontano il problema attraverso due modalità di intervento :1) coping. (orientata al problema specifico e agisce per modificare la situazione concreta); 2) L’altra è orientata all’emozione:   se non è possibile eliminare il problema (per esempio cambiare lavoro o   dipartimento o colleghi o altro), allora bisogna re-interpretare la   situazione, modificare il proprio punto di vista, rendere la fonte di   stress meno offensiva per noi stessi”.
Dott.ssa Marisa Tuccillo
          Psicologa Psicoterapeuta a Cremona