L'Ansia è uno stato psicologico di agitazione dinanzi ad un evento/situazione che l'individuo sente che possa essere minacciosa rispetto alla quale ci si sente fragile e incapaci di sapere fronteggiare.
L'ansia ci fa "sentire" attraverso questa sensazione ed emozione che potremmo essere in allerta e ci aiuta a "capire" in che modo viverla attraverso le risorse presenti in noi. Per es: dinanzi ad un esame o incontri attiviamo le risorse interiori per fronteggiare l'ansia.
Questo stato può divenire patologico nel momento in cui la persona vive costantemente con eccessiva intensità il disagio per una durata maggiore . Secondo l'OMS il 4% circa 284.000.000 della popolazione mondiale vive questi disturbi soprattutto il genere femminile. Con il covid-19 questi sintomi sia d'ansia che di depressione sono aumentati fino al 40% in Italia. Secondo il DSM "L'Ansia è uno stato emotivo stressante di nervosismo e malessere". L'ansia può essere definita come "Ansia anticipatoria " se precede un evento vissuto in modo minaccioso anche se non ci sono i presupposti o se le persone sentono il disagio nonostante l'evento sia superato.
Tra i Disturbi d'ansia del DSM5-TR troviamo: -Disturbo d'ansia da separazione; - Mutismo selettivo; - Fobia specifica; - Disturbo d'ansia sociale; - Disturbo di panico; - Agorafobia; - Disturbo d'ansia generalizzata; - disturbo d'ansia indotto da sostanze/farmaci; Disturbo d'ansia dovuto ad altra condizione medica; disturbo d'ansia con altra specificazione e Disturbo s'ansia senza specificazione.
L'ansia si può trasformare in cronica se i sintomi persistono.
Oltre ai sintomi fisici uno stato d'ansia cronica può presentare sintomi psichici come: non riuscire a controllare il proprio stato d'animo e le preoccupazioni; agitazione; non riuscire a cogliere cosa sta accadendo né a riconoscere se e in che modo poter ridimensionare il tutto facendo fatica a concentrarsi.
L'ansia si suddivide in "Ansia di Stato e Ansia di Tratto". L'ansia è uno stato di preoccupazione generalizzata che dinanzi ad una situazione la persona vive pensieri irrazionali e catastrofiche cercando di evitare la situazione come meccanismo di difesa o si attivano delle iper-attivazioni fisiologiche.
L'Ansia è fisiologicamente positiva nel momento in cui la persona dinanzi ad un evento/situazione si attiva e attiva tutte quelle parti di sé per rispondere agli stimoli.
Se l'ansia nelle due estremità è eccessivamente elevata o bassa comporta una sofferenza nella persona. Per fare un esempio di ansia di stato è per es. quando una persona si trova a dover svolgere una prova ad un concorso/esame. Il provare una buona dose d'ansia porta le persone ad impegnarsi e ad attivarsi per lo studio. "L'ansia di stato" è transitoria e si ridimensiona nel momento in cui la persona porta a termine la prova.
"L'ansia di tratto", invece è più persistente e necessita della presenza di uno specialista Psicologo /Psicoterapeuta perché la presenza porta a vivere con fatica/sofferenza la quotidianità.
Il disturbo d'ansia generalizzata (DAG)
È un disturbo cronico caratterizzato da preoccupazione eccessiva e persistente" che si manifesta per almeno 6 mesi.
I sintomi fisici e psichici presenti nel Disturbo d'ansia generalizzato secondo il "DSM-5-TR":
la persona presenta ansia e preoccupazione eccessive per la maggior parte dei giorni per almeno 6 mesi associata ad alcuni tra i vari sintomi come per es.
facile affaticamento, eccessiva debolezza o stanchezza;
irrequietezza;
difficoltà nel concentrarsi o vuoti di memoria
dolori muscolari persistenti;
irritabilità
alterazione del sonno .
Il DAG compromette il pensiero (funzionamento cognitivo), le emozioni (funzionamento emotivo) e gli aspetti sociali e fisiologici e il comportamento della persona.
Lo stato ansioso da un punto di vista cognitivo intreccia sia il pensiero che il ragionamento delle persone comportando una riduzione nelle attività quotidiane di self controll e concentrazione, memoria e attenzione. Nelle persone che vivono un disturbo d'ansia la capacità di ragionamento è spesso alterata perché la persona deve rilevare la possibile minaccia che potrebbe sopraggiungere.
A livello emotivo, nonostante la minaccia/pericolo non è reale, ma immaginato. La persona vive in uno stato costante di inquietudine, insicurezza, agitazione e impazienza perché sente di non essere capace a controllare ciò che può accadere dentro di sé ne nella realtà.
A livello sociale la persona che si preconfigurata sempre situazione allarmanti, poco reali , desidera essere rassicurata sempre dagli altri anche se in realtà non vi è modo per rassicurarle.
A livello fisiologico la persona si trova sempre in uno stato di agitazione che comporta a livello fisico astenia, fatigue attivando sempre il sistema nervoso simpatico, quindi, la persona presenta tachicardia, sudorazione, secchezza delle fauci, tensioni muscolari, dolori, mal di testa, insonnia.
Disturbo d'ansia da separazione è un disturbo dell'età infantile, che è presente per lo più nei bambini che vivono la separazione delle figure di riferimento come sofferenza.
L'esordio avviene tra gli 8 mesi e i 2 anni meno frequente quando il bambino è in età dell'ingresso della scuola dell'infanzia (3 anni circa). Nei bambini si potrebbero presentare incubi notturni, mal di testa, mal di pancia, nausea, vomito.
Il bambino secondo il DSM-5-TR presenta alcuni sintomi come: disagio se si allontana da casa o dalle figure di riferimento (cargiver); eccessiva preoccupazione se perde una figura di riferimento o paura estrema che possa accadere qualcosa (incidente, malattia, morte, ecc) ; paura ad uscire di casa senza la figura d'attaccamento o a rimanere da solo, ecc.
La Fobia specifica è una fobia che la persona vive verso alcuni animali o oggetti e sente di vivere meglio attraverso l'evitamento anche se non è la soluzione. (es. aracnofobia paura dei ragni, cinofobia paura dei cani, agorafobia è una paura degli spazi aperti, glossofobia paura nel parlare in pubblico, claustrofobia paura degli spazi chiusi, emetofobia paura del vomito, emofobia paura del sangue, filofobia paura di amare, aerofobia paura dell'aereo, nosofobia paura nello sviluppare una malattia, misofobia paura dei germi dello sporco e della contaminazione, ereutofobia paura di arrossire in pubblico, tanatofobia paura della morte, ecc).
Disturbo d'ansia sociale
La persona prova paura e ansia a situazioni sociali o prestazionali per in periodo maggiore di 6 mesi.
Paura del giudizio, di non essere all'altezza, imbarazzo, subire umiliazioni, paura di confondersi e di non saper esprimersi.
Disturbo di Panico
La persona che soffre di questo disturbo presenta maggiori attacchi di panico. L'esordio del disturbo avviene nella tarda adolescenza o prima età adulta. Si presenta per lo più nelle donne e con comorbidità con altre patologie .
Ricorrenti attacchi di panico comparsi all'improvviso con il raggiungimento del picco in pochi minuti.
La persona potrebbe presentare alcuni dei sintomi come nel DSM5-TR
Tachicardia; sudorazione; sensazione di soffocamento, dolori o fastidi al petto; nausea o disturbi addominali; sensazioni di vertigine o di svenimento; brividi o vampate di calore, formicolii, paura di perdere il controllo o di morire, ecc.
Il disturbo di panico viene considerato tale se la persona presenta più attacchi di panico che si presentano dopo uno stato di calma o di ansia. La persona dopo aver avuto un primo attacco di panico presenta varie preoccupazioni per la presentazione di altri attacchi. La persona che presenta attacchi di panico vive momenti di disagio che si presentano dopo momenti di calma e per questo motivo è difficile poter capire cosa sta succedendo temendo di impazzire o morire.
Solitamente l'attacco di panico raggiunge il picco entro 10 minuti e seguito successivamente da stanchezza , confusione, smarrimento che può durare anche ore.
I sintomi che si presentano nelle persone che vivono l'attacco di panico sono simi a quelli dell'infarto, infatti molto spesso ci si reca in ospedale al pronto soccorso. I sintomi organici sono (vedi dsm5) palpitazioni, cardiopalmo, tachicardia, sudorazione, tremori-scosse, dispnea o sensazione di soffocamento, sensazione di asfissia, dolore o fastidio al petto, nausea o disturbi addominali, sensazioni di vertigine, instabilità , testa leggera e svenimento, brividi o vampate di calore, parestesie (torpori o formicolii), derealizzazione ( sensazione di irrealtà), depersonalizzazione (il sentire di essere distaccati da se stessi), paura di perdere il controllo o di impazzire, paura di morire.
Molto spesso l'attacco di panico si presenta associato all'agorafobia (paura degli spazi aperti) in questo modo la persona teme di recarsi in luoghi in cui teme di non poter fuggire o si presenta quando la persona raggiunge questi posti.
Nelle situazioni più gravi l'individuo si chiude in casa e si priva di uscire, negli altri casi necessita la presenza di un caregiver (persona affettivamente significative) in modo che si sente capace di poter fare alcune esperienze sapendo di non essere solo.
Nel lavoro psicoterapeutico, lo specialista valuta se utilizzare solo i colloqui psicoterapeuti analizzando gli esordi o i motivi che hanno fatto emergere questo disturbo, o anche alcuni strumenti specifici come il training autogeno.
La persona nel momento in cui vive il sintomo si spaventa, ma grazie ad esso la persona si sofferma e si permette di guardarsi dentro e di prendersi cura di sé.
Disturbo Depressivo
Negli ultimi anni l'OMS ha rilevato un aumento del 25% (300 milioni di persone) soffrono di depressione.
La persona vive momenti di tristezza per tutto il giorno associato al senso di colpa e presenta una bassa stima. Spesso presentano un'immagine di sé come "persona non amabile, non degna dell'amore di nessuno".
I sintomi si presentano nei 4 ambiti (umore, funzionamento emotivo, cognitivo, motorio e vegetativo).
La persona che presenta questo disturbo prova un umore depresso o perdita di piacere (anedonia) o di interesse.
Per quanto riguarda il funzionamento emotivo la persona presenta emozioni intense come la tristezza, l'angoscia e la disperazione. Tutte queste forti emozioni portano pian piano anedonia, cioè perdita di piacere e di interesse.
Disturbo depressivo dell'umore secondo il DSM 5- TR , la persona presenta alcuni dei sintomi presenti nel DSM 5-TR per almeno 2 settimane, come: un umore depresso per la maggior parte del giorno e quasi tutti i giorni provando sentimenti di tristezza, di vuoto, di angoscia, disperazione; mancato interesse per la maggior parte delle attività che svolge, perdita di peso o aumento dell'appetito, disturbi del sonno, irrequietezza, mancanza di energie; ecc.
Disturbo disforico premestruale
La donna nei vari cicli mestruali presenta alcuni sintomi presenti nel DSM 5 -TR nella settimana che precede il ciclo e migliorano dopo che inizia il periodo mestruale, riducendosi o scomparendo nelle settimane successive alle mestruazioni.
Tra i sintomi: sbalzi d'umore, sensazioni di tristezza, pianto, rabbia, aumento di dinamiche di conflitto interpersonali, umore basso o depresso, ansia, ecc;
Possono comparire anche altri sintomi come diminuzione di interesse nelle attività , difficoltà di attenzione e concentrazione , mancanza di energia, disturbi del sonno, sintomi fisici come tensione al seno, dolori muscolari o articolari, gonfiore e aumento del peso.
Dott.ssa Marisa Tuccillo
Psicologa Psicoterapeuta a Cremona
Psicologa Psicoterapeuta
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Iscritto all'Ordine degli Psicologi della Regione Lombardia